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Dall’Irlanda all’Ungheria, almeno 35 Paesi nel mirino della minimum tax sulle società |
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Angelo Mincuzzi - Il Sole 24 Ore - pag. 4
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Sono almeno 35 i Paesi che rischiano di finire nel mirino del G20 perché applicano aliquote fiscali tra lo zero e il 12,5% sugli utili delle società. Percentuali troppo lontane dalla media del 23,5% raggiunta nel 2020 dai 37 Paesi aderenti all’Ocse. Contro di loro punta il dito anche il sottosegretario al Tesoro americano, Janet Yellen che sta lavorando con i Paesi del G20 per concordare un’aliquota fiscale minima globale per le società, in modo da fermare la corsa al ribasso sulla tassazione degli utili che dura da più di 30 anni. La decisione del G20 di concordare una minimun tax sulle società rappresenterebbe una svolta per far rallentare la spirale perversa dei paradisi fiscali. Sono 15 i Paesi che ad oggi non prevedono imposte sugli utili societari: Anguilla, Bahamas, Bahrain, Bermuda, Isole Vergini Britanniche, Isole Cayman, Guernsey, Isola di Man, Jersey, Saint Barthelemy, Isole Turks and Caicos, Emirati Arabi Uniti, Vanuatu e le Isole Wallis e Futuna. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Tassa globale promossa’ - pag. 33)
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