Esperienza al vostro servizio
Maurizio Cassano
Milanese, laureato in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica di Milano, dal 1986 è iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano e dal 1995 all’Albo dei Revisori dei Conti.
Amministratore Unico dalla sua costituzione, il Dott. Maurizio Cassano attualmente è fondatore ed Amministratore Unico di C.S.E. CENTRO STUDI ECONOMICI s.r.l., fondatore ed Amministratore Unico di STUDIO CASSANO s.r.l..
Già Vicepresidente nazionale e Presidente per Milano e provincia di CONFLAVORO PMI, Confederazione delle Piccole e Medie Imprese, fonda e dirige come Presidente nazionale CONFITALIAPMI, Associazione che rappresenta la cultura, la creatività e l'impegno imprenditoriale della Piccola e Media Impresa, che in essa trova informazione, rappresentanza degli interessi generali, rapporto con le controparti negoziali e con le Istituzioni.
Curatore fallimentare e liquidatore giudiziale, nonché Consulente Tecnico del Giudice del Tribunale di Milano, vanta un’esperienza trentennale nel campo della consulenza fiscale, tributaria, societaria ed amministrativa.
Pubblicista per le maggiori testate economico-fiscali italiane, esperto in tema di legge sulla Privacy, relatore ai corsi istituiti presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano in riferimento alla normativa sulla tutela dei dati personali, ha pubblicato per le edizioni Il Sole 24 Ore “La privacy negli studi professionali e nelle imprese di servizi”.
Relatore ai principali congressi europei in tema di tecnologie dell’ e-commerce ed informatica applicata all’area contabile/ fiscale, presiede un gruppo di ricerca europea su sistema informatico di quarta generazione per la creazione di un ERP gestionale finalizzato alla gestione della contabilità in multilingua e multifiscalità territoriale (progetto Logres, brevetto e marchi registrati).
Docente ai Master in Organizzazione e Tecnologie dell’E-Commerce, organizza e conduce seminari di aggiornamento in ambito contabile /fiscale per aziende medio – grandi.
Già membro del Collegio dei Sindaci dell’A.L.E.R. di Bergamo, membro del Collegio dei Sindaci di un primario Consorzio di Credito, ha una consolidata esperienza di Revisore dei Conti nei principali Comuni dell’hinterland milanese.
Nell’ambito degli enti culturali no-profit, già membro del Collegio dei Revisori della Fondazione Boschi – Di Stefano di Milano, è Segretario Generale della Fondazione Carlo Colla & Figli, ente culturale milanese riconosciuto a livello internazionale.
La sua peculiarità è quella di affiancare l’imprenditore con un supporto gestionale fortemente strategico e proattivo, non soltanto nella risoluzione delle problematiche legate alla gestione ordinaria dell’azienda ma anche e soprattutto in operazioni straordinarie, come acquisizioni all’estero, accordi societari e commerciali particolarmente articolati e complessi, occupandosi altresì di finanza straordinaria.
Il valore della consulenza, di background internazionale, messa a disposizione dallo STUDIO CASSANO, si basa sulla capacità di analizzare ed elaborare dati dinamici, valutando caso per caso in modo approfondito e fornendo la soluzione più idonea in ogni specifica esigenza della PMI, della azienda multinazionale e degli Enti pubblici e privati.
chi siamo
Studio Cassano
Lo STUDIO CASSANO nasce agli inizi degli anni '80 dall'attività professionale del Dott. Maurizio Cassano, iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano ed all’Albo dei Revisori dei Conti.
Lo STUDIO del Dott. MAURIZIO CASSANO si è sempre contraddistinto per l’ integrità morale, la correttezza e l’indipendenza professionale.
In circa 35 anni di attività si è affermato, a livello nazionale ed internazionale, come una delle realtà professionali più significative ed ha progressivamente allargato il raggio di azione, le competenze e la gamma di servizi offerti.
Notevoli sono gli sforzi di aggiornamento e formazione professionale della struttura, il cui riflesso nei confronti della clientela è volto a mantenere il tradizionale rapporto personale di fiducia cliente – professionista, nell'ambito della consulenza amministrativa, fiscale, legale e societaria, dalla nascita e costituzione dell’impresa, durante la sua evoluzione e nel processo di internazionalizzazione.
Caratteristiche chiave dello STUDIO CASSANO sono il tempestivo flusso di notizie verso il cliente, la conoscenza approfondita delle problematiche, un lavoro interdisciplinare interno ben coordinato, l’uso degli strumenti tecnologici più sofisticati ed all’avanguardia.
Si avvale di propri modernissimi centri elaborazione dati, C.S.E. CENTRO STUDI ECONOMICI S.r.l. e STUDIO CASSANO S.r.l.
E' composto da circa venti persone fra dipendenti, collaboratori e personale di supporto, principalmente laureati in economia e commercio o diplomati in materie tecnico-commerciali.
Lo STUDIO CASSANO opera in consolidata partnership con alcuni primari studi di consulenza notarile e legale e con consulenti del lavoro interni, per integrare e completare la gamma di servizi a disposizione del cliente, proponendosi comunque e sempre quale interlocutore unico ed affidabile punto di riferimento per la risoluzione di gran parte delle problematiche della piccola – media impresa e della grande azienda multinazionale.
Aree di Intervento
Il valore della consulenza, di background internazionale, messa a disposizione dallo STUDIO CASSANO, si basa sulla capacità di analizzare ed elaborare dati dinamici, valutando caso per caso in modo approfondito e fornendo la soluzione più idonea in ogni specifica esigenza della PMI, della azienda multinazionale e degli Enti pubblici e privati.
Il Partner ideale per:
- Piccola - media impresa
- Grande azienda multinazionale
Siamo specializzati in
Assistenza per costituire imprese e/o società e per espletare tutte le conseguenti formalità amministrative e burocratiche presso i vari enti per la predisposizione di:
– atti costitutivi;
– statuti;
– contratti;
– consulenza in materia di trasformazioni, fusioni, scissioni societarie;
– cessione ed affitto d’azienda;
– scioglimento e liquidazione dell’attività aziendale;
– gestione della crisi dell’impresa e nell’ipotesi di mancata ripresa della stessa;
– assistenza in fase di procedure concorsuali, quali il fallimento;
– valutazioni del patrimonio aziendale e relazioni di stima;
– assistenza per arbitrati, conciliazioni, vertenze giudiziali e stragiudiziali.
Lo Studio fornisce valida assistenza in tutti i campi della normativa fiscale-tributaria sia alle persone fisiche che a quelle giuridiche:
– dichiarazioni fiscali;
– assistenza nelle verifiche fiscali.
Viene fornita assistenza a soggetti sottoposti a controlli e verifiche da parte di organi dell’Amministrazione Finanziaria.
Lo Studio Cassano, con sede operativa situata a pochi metri dalla Commissione Tributaria Provinciale di Milano e Regionale della Lombardia, offre il servizio di assistenza e consulenza fiscale in ogni fase del ricorso tributario sia per i clienti (persone fisiche ed aziende) che per conto di altri professionisti, gestendo tutti gli aspetti riguardanti il pre-contenzioso e il contenzioso tributario.
Lo Studio del Dott. Maurizio Cassano ha comprovata esperienza con risultati certi e competenze specifiche nei ricorsi tributari avverso:
– Avviso di accertamento IVA e/o imposte dirette a seguito di processo verbale di constatazione o di segnalazione centralizzata;
– Accertamento sintetico da redditometro (articolo 38 D.P.R. 600 del 1973);
– Accertamento da Studi di Settore;.
– Cartella di pagamento per controllo automatico e/o formale (rispettivamente artticoli 36 bis e 36 ter del D.P.R. 600 del 1973);.
– Avviso di rettifica e liquidazione per maggior valore di cessione immobili ai fini dell’imposta di Registro, Catastale ed Ipotecaria;.
– Accertamento per tributi locali (ICI, Tarsu; Imposta Comunale sulla Pubblicità, Tosap, etc..);.
– Provvedimento di diniego degli Uffici Amministrativi/Agenzia delle Entrate (rimborsi, condono, etc..)
– Silenzio Rifiuto contro rimborso “imposte non dovute”;
– Silenzio Rifiuto contro rimborso Irap lavoratori autonomi ed agenti di commercio privi di autonoma organizzazione (articolo 38 D.P.R. 602 del 1973).
Svolge pianificazioni fiscali a breve termine personalizzate per i propri clienti sulla base della normativa in vigore. Inoltre, offre un servizio d’aggiornamento continuo in materia di novità fiscali e personalizzazione della strategia fiscale in relazione alle singole esigenze, consulenza in sede di dichiarazione dei redditi, assistenza in sede di contenzioso tributario (istanze di sgravio, accertamenti con adesione, ricorsi) dinanzi agli Uffici Finanziari ed alle Commissioni Tributarie.
Lo Studio interviene in:
– piani di risanamento aziendale;
– piani di consolidamento e di ristrutturazione del debito;
– concordati giudiziali e stragiudiziali;
– procedure di fallimento;
– piani industriali di rilancio dell’azienda;
– studio ed analisi di start-up.
Vengono effettuati:
– l’ analisi della convenienza riguardante la scelta della figura giuridica dell’ente non profit (ONLUS, fondazione, associazione riconosciuta o non);
– lo studio dello statuto;
– la redazione dei rendiconti sia ai fini istituzionali che fiscali;
– l’analisi, l’ impostazione e la redazione del bilancio sociale, anche con riferimento ad enti profit.
Lo Studio supporta l’impresa per la predisposizione di tutte le misure di sicurezza previste dalla vigente normativa in tema di trattamento dei dati personali (comuni e sensibili) (Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196):
– predisposizione del Documento Programmatico sulla Sicurezza e relativi allegati tecnici;
– predisposizione dell’Organigramma Responsabilità, Ruoli ed Incarichi;
– elaborazione delle Lettere di incarico e lettere di nomina ai soggetti che effettuano il trattamento;
– analisi delle Banche Dati utilizzate con individuazione della tipologia di dato personale trattato (se comune o sensibile);
– analisi dell’infrastruttura informatica utilizzata e conformazione della stessa alla normativa vigente;
– analisi delle credenziali di accesso, modalità di composizione e periodicità di cambiamento;
– mantenimento degli standard di sicurezza.
In particolare STUDIO CASSANO S.r.l. è stato scelto da ITHRAA, Ente Pubblico per lo sviluppo dell’OMAN quale Ufficio di Rappresentanza sul territorio italiano.
STUDIO CASSANO assiste le aziende nella promozione dei propri servizi e prodotti in Oman ed all’estero, ricercando partner controparti estere, verificando le possibili fonti di finanziamento esistenti sia statali, regionali e comunitarie. Garantisce un supporto in tutte le operazioni che si rendono necessarie per stabilire una solida presenza nei mercati internazionali, individuando e segnalando reali opportunità commerciali e fornendo poi il supporto necessario per tradurle in un risultato economico positivo, attraverso le seguenti operazioni:
- Assistenza all’impresa con strumenti efficaci di strategia, marketing e comunicazione, al fine di guidarne l’ingresso in un nuovo mercato estero con la metodologia più consona alla tipologia dell’azienda stessa e agli obiettivi prefissati;
- Identificazione dei potenziali interlocutori che lavorano nell’area di interesse e ricerca di potenziali partners locali già presenti nel mercato target con cui instaurare un’alleanza strategica finalizzata alla creazione di un modello di business che potrà migliorare le performance di entrambe le imprese;
- Assistenza legale e tributaria per garantire un competitivo ed efficace inquadramento fiscale nel mercato straniero per poter usufruire al meglio delle agevolazioni che alcuni governi locali mettono a disposizione di chi guarda a nuovi mercati per espandere il proprio business;
- Consulenza al fine dell’individuazione del percorso di internazionalizzazione più funzionale alle esigenze dell’impresa; assistenza nella predisposizione di un piano di penetrazione nel mercato target estero attraverso una rete mirata di agenti; selezione e individuazione di un distributore realmente funzionale alla tipologia del prodotto.
Con l’introduzione dell’accordo Basilea 2, lo Studio affianca il Cliente nella gestione dell’area finanziaria, in particolare nella gestione della concessione del credito ai clienti, e promuove presso il sistema bancario e creditizio la ricerca delle soluzioni finanziarie più vicine alle esigenze aziendali.
Viene effettuata l’analisi delle richieste di credito, delle scelte sui tempi e modalità di concessione di credito ai Clienti, partecipando attivamente alla pianificazione della tesoreria per affrontare eventuali tensioni di liquidità.
Ricerca le possibili fonti di finanziamento ordinarie e/o speciali e individua le garanzie da concedere; redige piani aziendali per la pianificazione strategica e introduce sistemi di autovalutazione degli aspetti economici e reddituali con analisi per indici e flussi.
Lo Studio valuta la situazione economico-finanziaria dell’impresa, soprattutto per quanto riguarda l’evoluzione del fatturato, individua quali garanzie reali e personali possano essere presentate a fronte di una richiesta di affidamento e, infine, stila una reportistica con tutte le informazioni qualitative e andamentali, senza dimenticare l’esposizione complessiva dell’impresa e le sue esigenze di credito.
Assiste l’Azienda nella richiesta delle linee di credito finalizzate a:
– investimenti materiali per l’acquisto di macchinari, attrezzature, strumenti, automezzi, impianti;
– investimenti immateriali per lo sviluppo tecnologico, riorganizzazione aziendale;
– ristrutturazione ed acquisto immobili aziendali;
– fido di cassa;
– anticipo fatture e portafoglio;
– anticipo import ed export;
– interventi di aumento di capitale sociale.
La Fiscal Due Diligence, soprattutto nelle operazioni straordinarie, è uno strumento fondamentale.
Attraverso un’analisi approfondita, vengono focalizzati gli aspetti critici di un’impresa e della sua attività, valutati nell’ottica del potenziale investitore, il quale ha come obiettivo quello di massimizzare il profitto, di contenere l’assunzione di rischi e di limitare al massimo l’esborso finanziario.
Lo Studio è in grado di effettuare verifiche sulla posizione fiscale di una determinata società o gruppo, relativamente a:
· la corretta interpretazione e applicazione della normativa fiscale ordinaria e straordinaria vigente;
· l’individuazione delle aree a rischio;
· la rilevazione di potenziali responsabilità;
· gli scenari fiscali in caso di acquisizione o vendita di società;
· i benefici fiscali futuri;
· l’adeguamento ai nuovi regolamenti e gestione di precedenti irregolarità, sfruttando le opportunità concesse dalla legge.
Predispone quindi un documento cui sono evidenziati i risultati dell’analisi ed in particolare le aree di criticità che l’investitore deve tener in considerazione.
Lo Studio, grazie ai propri consulenti del lavoro interni, garantisce ai propri clienti un’attenta e competente gestione di tutti gli aspetti contabili, economici, giuridici, previdenziali, fiscali scaturenti dai rapporti di lavoro intrattenuti dalle aziende.
I settori in cui opera sono costituiti da ogni tipo di impresa, dalle piccole a quelle di grandi dimensioni, di ogni settore produttivo, avendo affinato una particolare esperienza di gestione di quasi tutti i contratti collettivi stipulati sia in sede nazionale che nelle realtà aziendali.
Il Cliente ha la possibilità di fruire non solo della completa gestione dei rapporti di lavoro dal momento della loro costituzione alla loro estinzione,(comprese le assistenze in sede ispettiva, contenzioso ecc,) ma anche della sola consulenza, attraverso interventi di volta in volta richiesti per la soluzione di particolari problemi o per l’adempimento a specifici obblighi imposti dalla legge o dagli organi di vigilanza in materia di lavoro.
Lo Studio in particolar modo è estremamente competente nell’assistenza e rappresentanza dell’azienda nelle vertenze extragiudiziali davanti le commissioni di conciliazione ed in sede di arbitrato, promosse da lavoratori dipendenti, da autonomi e parasubordinati.
Le aree di intervento sono le seguenti:
CONSULENZA CONTRATTUALE:
Gestione delle diverse tipologie di Contratti Collettivi di Lavoro.
Interpretazione e applicazione delle norme anche tramite confronti con le Associazioni di Categoria.
CONSULENZA PREVIDENZIALE ED ASSISTENZIALE:
Inquadramento previdenziale delle Aziende.
Inquadramento INAIL (valutazione rischi).
Contenzioso e ricorsi INPS e INAIL.
Consulenza pensionistica.
CONSULENZA GIURIDICA:
Interpretazione ed applicazione delle norme di Legge in materia di lavoro.
Stesura contratti individuali di lavoro.
Legge Biagi: apprendistati, contratti d’inserimento, contratti a progetto, ecc.
Assistenza nell’applicazione delle normative disciplinari (contestazioni e provvedimenti).
Vertenze individuali di lavoro: assistenza del Cliente nelle trattative presso gli Uffici del Lavoro o in sede stragiudiziale.
CONSULENZA SINDACALE:
Trattative sindacali.
Procedure per cessioni rami d’azienda.
Procedure di Cassa Integrazione (Ordinaria e Straordinaria).
Procedure di mobilità.
Il centro di servizi interno, STUDIO CASSANO S.r.l., si occuperà delle seguenti adempienze:
Elaborazione dei cedolini svolta interamente all’interno da personale specializzato;
Prospetti contabili: prima nota, ratei e TFR
Adempimenti annuali: CUD, 770, autoliquidazione INAIL;
Data reporting;
Elaborazione budget aziendali;
Gestione pratiche Collocamento: assunzioni, trasformazioni e cessazioni.
Denunce d’infortunio.
Esame circa la ragionevolezza di piani di risanamento dell’esposizione debitoria dell’impresa e di riequilibrio della sua situazione finanziaria (ex art. 67 3° comma lettera d) L.F.);
Esame circa la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità dei piani inerenti i ricorsi per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo (ex art. 161 3° comma L.F.);
Esame circa l’attuabilità degli accordi di ristrutturazione dei debiti in particolare circa la loro idoneità ad assicurare il regolare pagamento dei creditori estranei agli accordi (ex art. 182 bis L.F.);
Gestione delle soluzioni negoziate della crisi di impresa;
Gestione della procedura fallimentare con svolgimento di attività di accertamento del passivo fallimentare con la valutazione di tutte le domande di ammissione alla procedura presentate dai creditori concorsuali, liquidazione del patrimonio fallimentare e riparto del ricavato tra creditori.
Revisione legale di bilanci di esercizio e bilanci consolidati ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39;
Revisione volontaria di bilanci, di situazioni contabili infra annuali e semestrali per finalità informative interne ed esterne; Assistenza ai Collegi Sindacali che assumono l’incarico di revisione legale;
Verifiche periodiche circa la regolare tenuta della contabilità;
Pareri di congruità nei rapporti di concambio o dei prezzi di emissione di nuove azioni con esclusione di diritto d’opzione;
Processo strutturato di audit basato sull’interazione costante e tempestiva con la direzione aziendale, allo scopo di identificare i principali gap nel sistema di controllo interno e di formulare raccomandazioni utili per la definizione di piani di azione per l’evoluzione dell’architettura di controllo;
Verifiche di conformità delle procedure e dei comportamenti aziendali a specifiche norme di legge, regolamenti o su richiesta di autorità di controllo.
Assistenza nella soluzione di problematiche di natura contabile;
Consulenza in materia di principi contabili IAS-IFRS;
Progettazione o adeguamento dei piani dei conti, procedure e manuali contabili;
Assistenza e redazione della reportistica interna;
Identificazione di azioni per il miglioramento del capitale circolante;
Check-up della situazione finanziaria;
Analisi della struttura dei costi aziendali;
Esame della marginalità dei singoli prodotti/unità di business;
Studio e valutazione del sistema di controllo interno;
Assistenza nell’implementazione del controllo di gestione.
Per l’elaborazione dei dati contabili lo Studio si avvale della propria struttura, C.S.E. CENTRO STUDI ECONOMICI s.r.l.
Aggiornamenti & Fiscalità
Rassegna Fiscale
Le ultime notizie del giorno
Il bonus Befana potrà scendere sotto i 100 euro Che cosa fare per incassarlo
Il bonus tredicesime si è trasformato in bonus Befana per non gravare sui conti del 2024. Il contributo sarà corrisposto nelle buste paga di gennaio 2024. A beneficiarne saranno le famiglie monoreddito con coniuge e almeno un figlio a carico e quelle monogenitoriali, sempre con almeno un figlio a carico. Tutte con un reddito complessivo non superiore a 28 mila euro lordi nel 2024. Escluse le famiglie incapienti, ovvero quelle che hanno un reddito inferiore a 8.500 euro. Il bonus, che sarà corrisposto dai datori di lavoro in qualità di sostituto d’imposta sulla mensilità di gennaio, non è automatico; il lavoratore dovrà richiederlo attestando di essere in regola con i requisiti familiari e di reddito e al sostituto d’imposta spetterà il compito di calcolare l’importo netto da versare in busta paga. Via libera a sgravi per le imprese che assumono, in particolare donne e persone nella Zes del Sud. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Indennità da 100 euro erogata direttamente dal datore di lavoro’ – pag. 30 e Italia Oggi: ‘Bonus tredicesima da 77 euro’ – pag. 24)
Aggregazioni e riorganizzazioni di studi con neutralità fiscale
Il nuovo decreto legislativo, approvato in Cdm, introduce la neutralità fiscale per le operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali, consentendo transizioni senza impatto fiscale. Oggi queste operazioni sono considerate realizzative dall’Amministrazione finanziaria, ostacolando lo sviluppo delle Società tra Professionisti (Stp). Con il nuovo articolo 177-bis del Tuir, si intende stabilire le condizioni per la neutralità fiscale, estendendo il principio ad altre operazioni come fusioni, trasformazioni e trasferimenti per causa di morte. Inoltre, è teso a regolamentare il passaggio tra il regime del reddito di lavoro autonomo e quello di impresa, evitando duplicazioni d’imposta. Le operazioni sono escluse dall’IVA e soggette all’imposta di registro. Questa nuova disciplina potrebbe incentivare lo sviluppo delle forme societarie nelle professioni regolamentate, sebbene resti da risolvere il problema previdenziale legato alla duplicazione dei contributi nelle Società tra Professionisti di tipo societario. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Più aperture sui conferimenti’ – pag. 25)
Avvisi bonari anche ad agosto e dicembre con pericolo fondato per la riscossione
L’Agenzia delle Entrate, nella circolare n. 9/E/2024, ha chiarito che lo stop all’invio di comunicazioni e inviti da parte del fisco in occasione delle ferie estive e delle festività natalizie potrà venir meno quando sussiste pericolo per la riscossione dei tributi. L’eventuale invio durante il mese di agosto, tuttavia, non fa decorrere i termini a favore del contribuente per pagare o rispondere, che restano comunque sospesi fino al 4 settembre. Il documento di prassi contiene anche i nuovi termini per il pagamento a rate del saldo e primo acconto delle imposte e dei contributi e la progressiva estensione della piattaforma Pago Pa per i pagamenti di F24. Vengono precisati i casi di indifferibilità e urgenza che consentono di inviare comunicazioni, inviti e richieste ai contribuenti anche durante i periodi di tregua estiva e invernale previsti dal decreto Adempimenti. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Fisco in ferie (ma a metà)’ – pag. 28)
I controlli dei Comuni puntano anche verso le frodi sul bonus barriere
Potrebbe allargarsi anche ad altre agevolazioni, come il bonus facciate e il bonus barriere architettoniche il progetto di coinvolgere i Comuni nelle attività di controllo. Dunque, non c’è solo il Superbonus nel mirino. Nel pacchetto delle verifiche dovrebbero trovare posto anche le agevolazioni considerate a rischio di irregolarità e violazioni come appunto il bonus barriere e il bonus facciate. Se già la Guardia di Finanza ha smascherato operazioni fraudolente in merito allo sconto facciate, una serie di controlli specifici, anche in cantiere, sul bonus barriere architettoniche potrebbe essere un inedito assoluto. Resta ancora da definire la percentuale delle entrate che sarà riconosciuta agli enti locali e resta da capire quanto i sindaci potranno davvero puntare su questa misura. Gli uffici tecnici sono già gravati dagli appalti del Pnrr e hanno strettissimi margini per prendersi in carico nuove attività.
Pex, prelievo del 5% per i non residenti
Assonime ha dedicato la circolare n. 10 di ieri alla disciplina della Pex. Introdotta dalla manovra 2024, prevede un prelievo del 5% a carico dei soggetti non residenti che si applica sulle plusvalenze da cessione di partecipazioni qualificate realizzate da società o enti non residenti in Stati membri Ue o See. Secondo Assonime la norma si applica ai redditi diversi, escludendo i soggetti extra Ue e le convenzioni esistenti e coinvolge enti francesi. I requisiti della Pex vanno verificati al momento della cessione, inclusa la non residenza in paesi a fiscalità privilegiata e la natura commerciale delle partecipate. Il prelievo è escluso per le società immobiliari con immobili patrimonio in Italia. La decorrenza è scattata lo scorso 1°gennaio.
Enti filantropici, nei bilanci le attività immobilizzate
Dal Cndcec arriva un documento per fornire indicazioni in merito al bilancio degli enti filantropici. Lo studio si sofferma su alcuni tratti distintivi delle realtà iscritte nella sezione ‘enti filantropici’ del Registro unico nazione i quali si contraddistinguono per lo svolgimento di attività di natura ‘erogativa’, traendo le proprie risorse da contributi, donazioni, raccolta fondi, lasciti testamentari e rendite patrimoniali. Il Consiglio nazionale ha formulato delle proposte di revisione degli attuali schemi di bilancio. In primo luogo ha proposto di integrare la sanzione ‘immobilizzazioni’ dell’Attivo patrimoniale andando a specificare le attività immobilizzate, accompagnate da una corrispondente riserva vincolata a patrimonio netto. Questo permetterebbe di individuare con precisione l’attivo vincolato, come immobili, collezioni o partecipazioni donate, facilitando la gestione contabile delle oscillazioni di valore di tali asset. Nella sezione ‘Immobilizzazioni finanziarie’ i commercialisti propongono di inserire apposite voci per identificare le partecipazioni, i crediti e gli altri strumenti finanziari aventi natura di ‘investimento filantropico’.
Società mutuo soccorso senza la previsione di un rendiconto ad hoc
Le società di mutuo soccorso sono enti che devono distinguersi a seconda delle loro dimensioni. Quelle piccole, ovvero quelle realtà che raccolgono non più di 50 mila euro di contributi associativi annui e che non gestiscono fondi sanitari integrati, sono tenute a predisporre il bilancio secondo gli schemi previsti per gli enti del Terzo settore. Qualora i ricavi non superino i 220 mila euro, tali enti potranno redigere il bilancio nella forma semplificata del rendiconto per cassa; in alternativa potranno optare per quella ordinaria secondo i principi di competenza. Le società di maggiori dimensioni, invece, sono tenute a iscriversi nel Registro imprese e, più dettagliatamente, nella sezione speciale dedicata alle imprese sociali. Sul piano contabile tale adempimento potrebbe comportare l’applicazione della norme che impone alle imprese sociali di predisporre il proprio bilancio secondo le indicazioni del Codice civile. Con la conseguenza che le Sms di maggiori dimensioni si troverebbero ad adottare i principi dettati dalla IV direttiva comunitaria.
Bonus edilizi, ecco le vie di fuga
Lo stop a cessione del credito e sconto in fattura è superabile facendo intervenire un terzo soggetto che abbia capienza fiscale. In certi casi, anche a lavori già iniziati. Questo, fino a quando i pagamenti non sono stati effettuati, perché i bonus edilizi spettano a chi sostiene le spese. Locazione, comodato e convivenza, invece, possono essere buone soluzioni solo nel caso in cui i lavori non siano ancora avviati. Se si convive con familiari capienti, non serve neanche variare l’assetto proprietario dell’immobile, purché il convivente sopporti i costi del lavoro e l’immobile sia a disposizione del nucleo familiare. Le stringenti norme sono entrate in vigore lo scorso 30 marzo con il Dl 39/2024, attualmente in attesa di conversione. Complicano tuttavia la posizione di chi faceva affidamento sulla possibilità di ‘monetizzare’ i bonus edilizi tramite sconto in fattura o cessione del credito. Gli ‘incapienti’ potrebbero trovarsi ad aver pianificato i lavori che non potranno eseguire o, peggio, di aver già aperto i cantieri. In tale contesto sarà necessario maneggiare le agevolazioni edilizie per trovare le possibili ‘scappatoie’.
Comodato o locazione con l’assenso del proprietario
Serve l’assenso del proprietario per fare intervenire un terzo soggetto più capiente affidandogli la detenzione dell’immobile con comodato o locazione e salvare così l’interessato dal blocco della cessione dei crediti. Non è sufficiente che sia in essere un contratto di locazione o comodato affinché il proprietario/comodatario possa fruire dei bonus edilizi. Occorre il pagamento dei lavori. Tale situazione va concordata con il proprietario, poiché di per sé le due tipologie di contratto (comodato e locazione) prevedono che il conduttore sopporti le spese di manutenzione ordinaria, mentre quelle di manutenzione straordinaria sono a carico del proprietario.
Brexit non ferma i rimborsi Iva
La Brexit non ferma il rimborso transfrontaliero dell’Iva fra l’Italia e il Regno Unito: ciascuno dei due paesi continuerà a restituire l’imposta pagata all’interno del proprio territorio dalle imprese stabilite nell’altro paese. L’accordo in tal senso, indispensabile dopo la fuoriuscita di Londra dalla Ue, è stato perfezionato lo scorso 7 febbraio, a seguito di uno scambio di note diplomatiche. A rendere nota l’entrata in vigore dell’intesa è stata l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 22/E/2024 di ieri che ne evidenzia l’effetto retroattivo alla data del 1°gennaio 2021, quindi senza soluzione di continuità sostanziale. Né la risoluzione né le note diplomatiche accennano alla peculiare situazione dell’Irlanda del Nord che, in base all’accordo di recesso, continua ad applicare talune disposizioni unionali, in particolare quelle in materia di Iva relativamente agli scambi di beni con paesi Ue.
Al solare un tax credit inverso
Piano Transizione 5.0. Nella Gazzetta Ufficiale n. 100 dello scorso 30 aprile è stata pubblicata la legge di conversione del decreto ‘Pnrr’ (decreto legge n. 19/2024) la quale dispone che il tetto massimo di spesa ammissibile al credito d’imposta per il fotovoltaico sarà inversamente proporzionale alla potenza dell’impianto installato. La legge, tuttavia, non riporta l’entità del tetto di spesa che sarà indicato da futuri decreti attuativi. Il testo fornisce inoltre indicazioni sulla documentazione da presentare ex ante per accedere ai benefici unitamente alla descrizione del progetto di investimento e ai requisiti che devono possedere i soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni energetiche. Gli impianti fotovoltaici ammissibili devono soddisfare criteri precisi di efficienza e provenienza dei moduli. La compensazione del bonus riguarda una serie di crediti e debiti fiscali e previdenziali.
Stop al fotovoltaico nei campi
La bozza di decreto legge a sostegno del settore primario che l’Esecutivo intende varare prevede che le zone classificate come ‘agricole’ non saranno più idonee per l’installazione a terra di pannelli fotovoltaici. Il provvedimento, però, salva i procedimenti in corso di autorizzazione alla data di entrata in vigore del decreto stesso. Nel testo figurano anche altre misure a favore delle imprese e interventi di varia natura come per il contenimento della diffusione del granchio blu, della peste suina africana, per la razionalizzazione del sistema informativo agricolo nazionale, per le restrizioni al riconoscimento di nuovi CAA e per le disposizioni sulle attività ispettive e di polizia agro-alimentare. Arriva, inoltre, la definizione di ‘costo di produzione’, indicatore atteso per l’applicazione delle norme contro le pratiche sleali.
Novità Fiscali
Le ultime notizie del giorno
Accordo di reciprocità tra Italia, Gran Bretagna e Irlanda del Nord ai fini dei rimborsi Iva
Con la Brexit il Regno Unito è considerato Paese terzo rispetto all’Unione europea.
Fino al 31 dicembre 2020 Londra ha operato come Paese membro della Ue sia ai fini doganali che ai fini Iva e accise. Ma a decorrere dal 1°gennaio 2021 il Regno Unito non fa più parte del territorio doganale e Iva dell’Unione europea.
Per questo motivo è stato stipulato un accordo di reciprocità tra l’Italia e il Regno Unito mediante scambio di Note Verbali dai rappresentanti dei due Paesi. In queste Note Verbali i Governi di ambo i Paesi hanno dichiarato di ritenere formalmente sussistenti i presupposti giuridici per il riconoscimento della condizione di reciprocità ai fini dell’erogazione del rimborso Iva per gli acquisti effettuati dagli operatori italiani sul territorio britannico e dagli operatori britannici sul territorio italiano, a partire dal 1°gennaio 2021.
Tale accordo sarà attuato nel rispetto delle legislazioni britannica e italiana e del diritto internazionale.
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 22/E del 2 maggio 2024, ha chiarito che relativamente alle operazioni effettuate dal 1°gennaio 2021 con il Regno Unito trova applicazione l’art. 38-ter del Dpr n. 633/1972 ai fini dell’erogazione dei rimborsi Iva. Pertanto, i soggetti stabiliti in Italia possono proporre istanza di rimborso Iva al Regno Unito e i soggetti stabiliti nel Regno Unito possono avanzare richiesta di rimborso Iva al ricorrere dei presupposti di cui all’art. 38-ter.
Dlgs n. 1/2024 - Misure in materia di pagamento dei tributi, di comunicazioni obbligatorie e di servizi digitali
Il decreto legislativo ‘Adempimenti’ contiene misure che attuano principi e criteri direttivi della legge n. 111/2023 (meglio nota come legge ‘Delega’). L’articolo 16 del decreto in parola attua le disposizioni della Delega finalizzate a prevedere una revisione generale degli adempimenti tributari diversi da quelli previsti dalla disciplina doganale e da quella in materia di accise e altre imposte indirette sulla produzione sui consumi. Con la circolare n. 8/E dello scorso 11 aprile l’Agenzia delle Entrate ha illustrato le misure in materia di dichiarazioni fiscali. Con il presente documento di prassi si forniscono agli Uffici le istruzioni operative per garantire l’uniformità di azione, in relazione ad altre misure di semplificazione e razionalizzazione, con particolare riguardo a quelle connesse al pagamento dei tributi, alle comunicazioni obbligatorie, ai servizi digitali, agli strumenti elettronici di pagamento e all’invio di comunicazioni e inviti da parte dell’Amministrazione finanziaria.
Semplificazioni relative ai pagamenti dei tributi
Per il pagamento delle somme a rate dovute a titolo di saldo o di acconto relative alle imposte e ai contributi risultanti dalle dichiarazioni e dalle denunce presentate, l’articolo 8 del decreto Adempimenti apporta modifiche alla normativa disponendo: il differimento, dal 30 novembre al 16 dicembre, del termine ultimo entro il quale perfezionare la rateizzazione. Per tutti i contribuenti viene poi individuata un’unica data di scadenza, prevista per il 16 di ogni mese, entro la quale effettuare il pagamento delle rate mensili successive alla prima.
L’articolo 9 del decreto Adempimenti dispone la riduzione della frequenza dei versamenti periodici dovuti, qualora di ammontare poco significativo. Per i soggetti passivi Iva che liquidano l’imposta con cadenza mensile e per quelli che la liquidano ogni tre mesi è previsto l’innalzamento a 100 euro (in luogo del previgente limite di 25,82 euro) dell’importo minimo dell’Iva periodica dovuta da corrispondere. Se l’importo dell’Iva periodica non supera i 100 euro, questa somma può essere versata congiuntamente a quella relativa al periodo successivo, ma senza superare la data del 16 dicembre dell’anno di riferimento.
Gli articoli 17 e 18 del decreto Adempimenti prevedono novità sulle modalità di pagamento di imposte, contributi e altre somme. Il decreto dispone, infatti, per i versamenti ‘ricorrenti, rateizzati e predeterminati’ la possibilità di disporre in via preventiva, su un conto aperto presso un intermediario della riscossione convenzionato con le Entrate, l’addebito di somme dovute per scadenze future. La disposizione permette, pertanto, al contribuente o all’intermediario autorizzato, di inviare in unica soluzione tutti i modelli F24, consentendo di effettuare il pagamento degli importi dovuti alle varie scadenze future.
L’articolo 18 del decreto stabilisce che per i versamenti di imposte e contributi il contribuente può utilizzare anche gli strumenti di pagamento offerti dalla piattaforma ‘PagoPA’.
Razionalizzazione delle comunicazioni obbligatorie
L’articolo 4 del decreto Adempimenti legittima il depositario delle scritture contabili a comunicare, in caso di inerzia del cliente, all’Agenzia delle Entrate il recesso dal proprio incarico. Questo per evitare che, in caso di controlli, gli organi verificatori si rechino presso un depositario ormai cessato. In questo modo viene consentito a quest’ultimo di liberarsi, anche nei confronti del fisco, dall’obbligo di tenuta e conservazione delle scritture del contribuente.
L’articolo 12 del decreto Adempimenti stabilisce che l’invio telematico al Sistema Tessera Sanitaria dei dati riguardanti le spese sanitarie sostenute dalle persone fisiche a partire dal 1°gennaio 2024 avvenga ogni sei mesi. In attuazione di questa misura il Mef ha fissato i relativi termini di trasmissione. Ricordiamo che l’invio al Sistema TS delle spese sanitarie sostenute dall’anno 2021 all’anno 2023 è stato effettuato sempre con cadenza semestrale. Per effetto della novità, invece, la trasmissione dei dati al Sistema TS relativi alle spese sanitarie, sostenute a partire dal 1°gennaio 2024, assume ‘a regime’ una cadenza semestrale e deve essere effettuata rispettando le seguenti scadenze:
- entro il 30 settembre di ciascun anno, per le spese sostenute nel primo semestre dell’anno stesso;
- entro il 31 gennaio di ciascun anno, per le spese sanitarie sostenute nel secondo semestre dell’anno precedente.
Per effetto di quanto previsto all’articolo 4-quinquies del decreto ‘Anticipi’, tale adempimento può venire meno per i commercianti al minuto di farmaci che memorizzano elettronicamente e trasmettono telematicamente i dati relativi ai corrispettivi giornalieri.
Rafforzamento dei servizi digitali e incentivi all’utilizzo di strumenti elettronici
L’accesso ai servizi telematici offerti dall’Agenzia delle Entrate e dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione è attualmente consentito per mezzo di diversi modelli di delega. Gli incentivi all’utilizzo dei servizi digitali messi a disposizione passano attraverso:
- la procedura uniforme di conferimento della delega; in questo modo sarà possibile per i contribuenti delegare gli intermediari all’utilizzo di uno o più servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, con un’unica operazione;
- il potenziamento dei servizi digitali esistenti e l’introduzione di nuovi. Questo al fine di eliminare la necessità di doversi recare fisicamente presso gli uffici delle Entrate. Potenziare i canali di assistenza a distanza e consentire la registrazione delle scritture private e il confronto a distanza tra contribuente e Amministrazione finanziaria figurano tra i servizi digitali preposti;
- la messa a disposizione dei contribuenti, all’interno della propria area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, di servizi digitali per la consultazione e l’acquisizione di tutti gli atti e le comunicazioni gestiti dalle Entrate che li riguardano;
- memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri per i soggetti che effettuano l’attività di commercio al minuto e assimilate mediante soluzioni software che garantiscono la sicurezza e l’inalterabilità dei dati. Le soluzioni software in parola devono poter essere installate su un qualsiasi dispositivo (come gli ‘SmartPOS’) e devono consentire la piena integrazione e interazione del processo di registrazione dei corrispettivi con il processo di pagamento elettronico.
Sospensione dell’invio di comunicazioni e inviti
L’articolo 10 del decreto Adempimenti introduce due periodi di sospensione, nell’arco dell’anno, dell’invio di comunicazioni concernenti gli esiti di controlli automatizzati delle dichiarazioni, delle comunicazioni concernenti gli esiti dei controlli formali delle dichiarazioni e gli inviti al contribuente all’adempimento spontaneo. La sospensione riguarda il periodo dal 1° al 31 agosto e il periodo dal 1° al 31 dicembre. Per effetto di questa novità è precluso all’Agenzia delle Entrate nei periodi indicati l’invio degli atti sopra indicati, salvo il caso in cui ricorrano ipotesi di indifferibilità e urgenza.
La sospensione dell’invio degli atti da parte dell’Agenzia delle Entrate nel mese di agosto non incide sulla sospensione prevista per legge nel periodo 1° agosto – 4 settembre, dei termini per la trasmissione di documenti e informazioni richiesti ai contribuenti da parte della stessa Agenzia delle Entrate o da altri enti impositori.
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